lunedì 18 ottobre 2010

Un uggioso sabato di ottobre

 Sai, ieri sono stato in giro per Roma, a fare foto. Mi sono comportato da turista nella mia città. Ho portato con me il lettore cd, che non uso quasi mai, e vari cd di musica classica: nel mio zaino, oltre alla giacca e a un libro, c'erano Schubert, Schumann, Mendelssohn, Liszt. E Chopin. Chopin, il mio ostacolo più grande, l'unico compositore che non ho mai avuto il coraggio di ascoltare da quando papà se n'è andato. Era il suo preferito. Amava Pollini, nella libreria di casa abbiamo alcune sue registrazioni, insieme a quelle di Kissin. Le ho portate con me. Il lettore cd è entrato alla perfezione nella borsa della mia Canon, e andavo in giro così, sotto la poggia, con una reflex e la mia musica in testa, in una Roma attraversata da turisti di ogni provenienza. Ero da solo, ma la compagnia di me stesso la preferisco di gran lunga a quella di molta altra gente.
  Sono partito da Piazza Venezia, dove pioveva. Poi sono andato al Colosseo, ho scattato qualche foto e preso la metro fino a Termini. Ho cambiato linea e sono arrivato a S. Pietro. La piazza era piena di sedie, transenne e macchine, e le immagini dei 6 neo-santificati si stagliavano sul fondo della piazza. Peccato che fosse ingombrata da tutta questa robaccia, ci sarebbero stati sicuramente soggetti più interessanti da fotografare. Poi sono passato sotto casa tua, con Liszt che accompagnava i miei passi. Sono rimasto fermo per un po' davanti al tuo portone, poi mi sono girato in direzione della fermata. Si stava facendo sera, e il Cupolone già riluceva di verde. Altre foto. Ha ricominciato a piovere, così flebilmente che neanche mi sono accorto di avere la testa zuppa. Leggo, ascolto Chopin. Dopo quasi un'ora, finalmente l'autobus arriva. Salgo. In piedi, vicino all cabina del conducente, cambio cd. Rachmaninoff. Cambio a Piazza Venezia. L'altare della patria è illuminato, bellissimo, ma il crudele 84 mi strappa dalla sua contemplazione. Arrivo a casa che sto ascoltando di nuovo Schubert. Scarico le foto sul pc. 32, ma me ne piacciono giusto un paio. Un pomeriggio quasi inutile. Quasi.

2 commenti:

  1. non credo nell'inutilità delle esperienze. questo che hai vissuto è un pomeriggio diverso dagli altri, da cui sicuramente trarrai benefici.
    non smetto di essere fiera di te.

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  2. particolarmente interessante la parte degli autobus.
    (le foto vengono più allegre se c'è il sole)
    virgi.

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