lunedì 11 ottobre 2010

Ares dominus mundi

  Uno dei miei libri preferiti, l'unico che sia riuscito a commuovermi, dice:

 LA GUERRA E' PACE
 LA LIBERTA' E' SCHIAVITU'
 L'IGNORANZA E' FORZA

  Inutile dire che si tratta di 1984, il capolavoro di Orwell. Scritto nel 1947, redatto una seconda volta nel '48, il titolo deriva dal rovesciamento di queste ultime due cifre: scelta vincente, che permise all'autore di trattare tematiche attuali per l'epoca in un futuro non troppo lontano dai lettori, facendo risultare così il romanzo tutt'altro che irreale, ma anzi, una possibilissima, e altrettanto prossima, conseguenza storica.
  L'attualità intrinseca del romanzo nei giorni nostri è spaventosa, e l'attuale governo non fa che perseguire gli ideali del Grande Fratello. D'altronde, è proprio dall'IGNORANZA, che il nostro ministro di (d)istruzione cerca di incrementare con zelo nel tessuto scolastico, che il govero alimenta la propria FORZA. Troppe teste pensanti fanno scomodo, si sa, e la libertà di movimento dei politici è inversamente proporzionale all'autocoscienza politica del cittadino: dunque la loro LIBERTA' determina la nostra SCHIAVITU', e le loro scelte sono inopinabili e, talvolta, nemmeno contestate dall'opposizione. 
  Come ad esempio raggiungere e ottenere la PACE con la GUERRA, a detta del ministro La Russa. Siamo stati attaccati nel tentativo di portare pace e libertà in Afghanistan, e ora siamo costretti a rincarare la nostra dose di determinazione con bombe su aerei auto-pilotati, in grado di ridurre al minimo i danni collaterali (che, in gergo militare, corrispondono ai civili uccisi involontariamente), e che ci aiuteranno nel conseguimento dell'obiettivo pacifista. Bersani dice di volerne discutere in Parlamento. Bondi si trova d'accordo - e come non potrebbe? - con il suo amichetto. Gli bombardiamo la testa a 'sti stronzi per esportare, pensa tu, la nostra democrazia. Una contraddizione in termini, considerando che "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali [...]" (Costituzione italiana, art.11).
  Si parla di ritirare le truppe entro il 2011. Ma sapete, dicono anche che la metropolitana che stanno costruendo sotto casa mia verrà terminata per la stessa data. Si promette tanto a parole, si dicono molte cose a vanvera; e trovo le forme verbali impersonali molto, molto irritanti. I fatti sono pochi, non si VUOLE lavorare seriamente per la pace. La tanto proclamata "missione di pace" ha portato solo morte e distruzione per ottenere risorse e ricchezze, ma i politici italiani ancora non si sono resi conto che tanto "altruismo" potrebbe essere indirizzato in maniera diversa e decisamente più proficua. Se veramente vogliamo portare la pace, aiutiamo il popolo afghano a ricostruire un tessuto sociale finanziando scuole, ospedali, permettendo al cittadino di costruire una società più giusta, che gli permetta di vivere una vita tranquilla e serena, senza il vessante terrore di una morte incombente; e se non siamo in grado di fare ciò, destiniamo questi fondi all'Italia stessa, che sta crollando sotto i colpi dell'assenteismo statale. C'è tanto lavoro da fare qui, e ancora si discute se finanziare la guerra in Afghanistan. Noi giovani non possiamo aspettarci niente dal futuro, se non paura e smarrimento; i precari, che stentano ad arrivare a fine mese, sguazzano nella merda fino al collo; la ricerca è sviluppata quanto la capacità oratoria di Di Pietro. Insomma, quando ci decideremo a concentrarci un po' di più sui REALI problemi dell'Italia, senza cercare di deviare l'attenzione su affari di secondaria importanza, e risolverli? quando s'inizierà ad intraprendere una politica che abbia veramente a cuore i problemi del cittadino, e non quello della figura dell'Italia a livello internazionale o del politico di turno ingarbugliato in qualche situazione personale spiacevole? 
   Molti dicono di voler vedere tornare i soldati italiani in verticale sulle proprie gambe e non in orizzontale dentro una bara. Aggiungo: cambiare la posizione del cittadino da 90 ° a eretta non sarebbe male. Magari con un pugno teso in segno di protesta.

1 commento:

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