tag:blogger.com,1999:blog-79517263343200268782024-02-08T20:19:33.582+01:00Io, il mondo e (forse) DioGiovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.comBlogger32125tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-68492942300954081212013-01-06T21:52:00.002+01:002014-01-31T21:06:49.426+01:00Il ragazzo Carlo<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<i><span style="background-color: #660000; color: white;"> Carla Dondi fu Ambrogio di anni<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />diciassette primo impiego stenodattilo<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />all’ombra del Duomo</span></i></div>
<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<i><span style="background-color: #660000; color: white;"> Sollecitudine e amore, amore ci vuole al lavoro<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />sia svelta, sorrida e impari le lingue<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />le lingue qui dentro le lingue oggigiorno<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />capisce dove si trova? TRANSOCEAN LIMITED<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />qui tutto il mondo...</span></i><br />
<i><span style="background-color: #660000; color: white;">è certo che sarà orgogliosa.</span></i></div>
<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<i><span style="background-color: #660000; color: white;"> Signorina, noi siamo abbonati<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />alle Pulizie Generali, due volte<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />la settimana, ma il Signor Praték è molto<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />esigente – amore al lavoro è amore all’ambiente – così<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />nello sgabuzzino lei trova la scopa e il piumino<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />sarà sua prima cura la mattina.</span></i></div>
<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<i><span style="background-color: #660000; color: white;"> UFFICIO A UFFICIO B UFFICIO C</span></i></div>
<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<i><span style="background-color: #660000; color: white;"> Perché non mangi? Adesso che lavori ne hai bisogno<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />adesso che lavori ne hai diritto<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />molto di più.</span></i></div>
<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<i><span style="background-color: #660000; color: white;"> S’è lavata nel bagno e poi nel letto<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />s’è accarezzata tutta quella sera.</span></i></div>
<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<i><span style="background-color: #660000; color: white;"> Non le mancava niente, c’era tutta<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />come la sera prima – pure con le mani e la bocca<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />si cerca si tocca si strofina, ha una voglia<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />di piangere di compatirsi<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />ma senza fantasia<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />come può immaginare di commuoversi?</span></i></div>
<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<i><span style="background-color: #660000; color: white;"> Tira il collo all’indietro ed ecco tutto.</span></i></div>
<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<span style="background-color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<i><span style="background-color: #660000; color: white;">E. Pagliarani, "La ragazza Carla"</span></i></div>
<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<span style="background-color: #660000; color: white;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<span style="background-color: #660000; color: white;"> Anche tu, Carlo, sei come la tua omonima. </span></div>
<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<span style="background-color: #660000; color: white;"> Alienato. </span></div>
<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<span style="background-color: #660000; color: white;"> Solo. </span></div>
<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<span style="background-color: #660000; color: white;"> Avversativo.</span></div>
<div style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times; font-size: 13px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
<span style="background-color: #990000; color: white;"> A differenza sua, quando irrigidisci le gambe, in due secondi ti esplodono centinaia di immagini nel cervello. Le cene a casa da lui, le cose dette, non dette, Cajkovskij, ballare in discoteca, dormire abbracciati, accarezzarsi dopo aver fatto l'amore. Tutto questo ti manca, e talvolta perdi qualche lacrima quando ti procuri la tua dose di morte quotidiana. Il rilascio di endorfine non è più piacevole.</span></div>
Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-6349805929302547342012-05-22T23:04:00.000+02:002014-01-31T21:07:14.573+01:00La persistenza delle memorie<span style="background-color: #990000; color: white;"> Casualmente, dopo molto, molto tempo, mi ritrovo ad ascoltare una canzone che per me ha un valore spropositato. Da che ricordo, l'ultima volta che l'ho avuta per la testa è stata ai 100 giorni dalla maturità, circa 15 mesi fa. Era un periodo molto particolare: da poco avevo deciso di troncare ogni rapporto con una persona a cui mi sentivo di poter dare tanto, ma che purtroppo, e non posso biasimarla per questo, non era disposta a ricambiare. Ma, come si suol dire, "chiusa una porta, si apre un portone": e così è stato. Di lì a poco, appena voltata pagina, decisi di stare calmo; di prendermi il mio tempo, di non cercare ossessivamente qualcuno che supplisse a quella voragine che, circa due anni fa, una cometa di passaggio mi ha aperto nella vita, e di cui tuttora, nonostante sia passato molto (forse non abbastanza) tempo, conservo un ricordo ancora vivido e pulsante. Di lì a poco, sarebbe venuto qualcuno a sconvolgere la mia vita, questa volta in positivo. Mi duole doverlo ricordare in concomitanza con altri, ma sono certo che anche lui, quando eravamo insieme, avrà avuto il pensiero rivolto alle sue esperienze passate; so dunque per certo che mi perdonerà questa debolezza.</span><br />
<span style="background-color: #990000; color: white;"> Insomma, questa canzone mi ha fatto da colonna sonora nei momenti di rabbia e frustrazione per il mancato ricambio affettivo che tante volte ho preteso da chi pensavo provasse qualcosa per me; mi ha accompagnato mentre, solo e infinitamente piccolo, vagavo per gli sterminati boulevard di San Diego, con i suoi alti grattacieli che non facevano altro che acuire il senso di infinita nullità e impotenza che provavo. Avevo appena compiuto 18 anni e mi trovavo a sopravvivere in una grande metropoli, in cui l'unica cosa presente di me era il corpo: il pensiero era sempre rivolto a Roma e all'Italia, all'agognato ritorno. </span><br />
<span style="background-color: #990000; color: white;"> Dal marzo dell'anno scorso, non l'ho più pensata per svariati mesi. Ora, casualmente, mi ritrovo ad ascoltarla.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: #990000;"><span style="color: white;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/8Fj2Jjy0-LA?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></span></span></div>
<span style="background-color: #990000;"><span style="color: white;"><br /></span></span>
<span style="background-color: #990000;"><span style="color: white;"> Le cose, forse, sono cambiate poco. Forse, sono ancora eternamente perduto nei vecchi ricordi. </span></span>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-65854960866801275992012-04-28T21:51:00.001+02:002012-04-28T21:51:37.354+02:00 <span style="color: white;">Sono in accappatoio. Dovrei uscire tra poco.</span><br />
<span style="color: white;"> ...</span><br />
<span style="color: white;"> ...</span><br />
<span style="color: white;"> ...</span><br />
<span style="color: white;"> Penso di aver capito perché alcune persone sono autolesioniste. Forse non riescono ad esprimere il loro dolore e per questo si procurano del male da sé. Che sono chiuso me lo diceva sempre il mio psichiatra, ma forse squarciandomi la coscia con le forbici del bagno, che solitamente uso per tagliare le unghie, potrei "aprirmi" anch'io. </span><br />
<span style="color: white;"> ...</span><br />
<span style="color: white;"> ...</span><br />
<span style="color: white;"> ...</span><br />
<span style="color: white;"> Lo scrivo qui, perché non faccio scenate su Facebook. Non mi piace sbattere a chi nemmeno mi conosce, o che magari godrebbe nel vedermi soffrire, il dolore e il profondo senso di solitudine che tanto spesso, ultimamente, mi lacera il cuore. Lo scrivo qui, perché trovo il silenzio più eloquente. Lo scrivo qui, perché so che nessuno leggerà questo sfogo - ma ho terribilmente bisogno di avere l'illusione che ciò possa accadere.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/gp1j-ex65Yw?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-89605016031681511212012-04-16T18:13:00.000+02:002012-04-16T18:13:13.447+02:00Incroci <span style="color: white;">Scendendo via Chiana in moto, per poco un ragazzo con la macchina mi ha fatto fare un incidente, non avendo visto di dovermi dare la precedenza. Dopo avergli suonato a lungo con annessa un'energica scrollata di braccio teso inveente contro di lui, al semaforo che incrocia Corso Trieste mi si ferma accanto uno scooter. </span><br />
<span style="color: white;"> Il suo possessore, con un tono di complicità, mi dice: "Quel bastardo proprio non ti aveva visto!"</span><br />
<span style="color: white;"> Gli rispondo: "Sì, alcune persone non sono molto attente quando guidano".</span><br />
<span style="color: white;"> Lui asserisce con il capo, mostrando di aver capito, e attraversa l'incrocio a semaforo rosso.</span><br />
<br />
<span style="color: white;"> Non so se considerare la coerenza una virtù, a questo punto.</span>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-76346842069944003742012-02-03T20:42:00.001+01:002012-02-03T20:43:00.748+01:00Vaffallaneve <span style="color: white;">Niente, la sfiga non è riducibile a stupidi schemi numerici e superstizioni degne dei peggiori contadini meridionali. La sfilza dei "vaffa" si sta allungando, il che mi fa pensare 1) sto diventando un vecchio lagnoso 2) spero in una catarsi karmica nel raccontare le mie sfighe.</span><br />
<span style="color: white;"> Oggi ha nevicato. Lo sapevamo da qualche giorno, quindi il nostro Alemanno avrebbe dovuto occuparsene in tempo e rendere la città più agibile, ma così non è stato: pochi vigili, niente sale sulle strade, il bordello in tutta la capitale. Mi è stato raccontato di volenterosi autisti che, scesi dalle macchine, si sono messi a spalare la neve dalle strade ed aiutare le altre auto a circolare. Ma questo non è un blog di denuncia o di satira politica: solo un luogo di svago, dove ogni tanto mi fa piacere scrivere episodi della mia vita o cose che mi hanno colpito. Quando avrò voglia di tediarvi con le mie opinioni, ve lo farò sapere.</span><br />
<span style="color: white;"> Per il momento, vi racconto la mia giornata.</span><br />
<span style="color: white;"> Stamattina avevo un esame alle 9, un esame che sto preparando da un paio di mesi su Boccaccio e Manzoni. Mia sorella si propone di farmi da sostegno morale accompagnandomi, visto che è il primo esame orale, quindi ci muoviamo con la macchina - tra casa mia e La Sapienza ci sono circa 5-6 km di distanza.</span><br />
<span style="color: white;"> Parcheggiamo e alle 9 iniziamo l'esame, ma non quello di letteratura, bensì l'idoneità d'inglese per altri studenti, che nulla avevano a che fare con noi. Poi inizia a interrogare quelli che sono venuti da più lontano e che devono avere quel voto per fare domanda di laurea. Arriva ora di pranzo e il professore dice che non sarebbe durata più di 40 minuti: diciamo che non c'è problema - io sarei stato pure il numero 7, quindi avrei finito presto in ogni caso.</span><br />
<span style="color: white;">Invece no: la neve si attacca ovunque e la situazione diventa così a rischio da obbligare la chiusura dell'università. Niente esame, dopo cinque ore di attesa. Il professore inoltre parte lunedì e l'esame scala al 13 febbraio: il 15 devo dare Linguistica, mentre dalla settimana prossima avevo messo in conto di iniziare a preparare Storia del Cinema del 27. Tutti i miei programmi sono saltati.</span><br />
<span style="color: white;"> Infine, visto che non ce la sentivamo io e Ali di prendere la macchina per tornare a casa, ci siamo fatti i suddetti 5-6 kilometri a piedi. Piedi e pantaloni zuppi, zaino mastodontico sulle spalle, delirio ovunque: 2 ore di camminata, farcita con l'incazzatura per l'esame mancato.</span><br />
<span style="color: white;"> Sono le 20.36 e penso che andrò a dormire.</span><br />
<span style="color: white;"> MA VAFFANCULO PERO'!</span>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-69103934042340644612012-01-18T19:49:00.017+01:002012-01-18T20:06:59.299+01:00Dovrei ricordarmi di leggerlo più spesso.<div style="text-align: left;"><span style="color: black;"> </span><span style="color: white;">(Dio mio, ogni volta che apro il blog mi riprometto di dedicare del tempo ai suoi terribili abbinamenti cromatici e a una rivalutazione complessiva dello stesso. Avrò bisogno di una mano, visto che a momenti non sono nemmeno in grado di usare Word)</span></div><div style="text-align: right;"><strong><em><span style="color: white;">Alicante</span></em></strong></div><div style="text-align: right;"><span style="color: white;"><br />
</span></div><div style="text-align: right;"><em><span style="color: white;"><strong>U</strong>n'arancia sul tavolo</span></em></div><div style="text-align: right;"><em><span style="color: white;"><strong>I</strong>l tuo vestito sul tappeto</span></em></div><div style="text-align: right;"><em><span style="color: white;"><strong>E</strong> nel mio letto tu</span></em></div><div style="text-align: right;"><em><span style="color: white;"><strong>D</strong>olce presente del presente</span></em></div><div style="text-align: right;"><em><span style="color: white;"><strong>F</strong>reschezza della notte</span></em></div><div style="text-align: right;"><span style="color: white;"><em><strong>C</strong>alore della mia vita</em><br />
</span></div><strong><em><span style="color: white;">Alicante</span></em></strong><br />
<span style="color: white;"><br />
</span><br />
<em><span style="color: white;"><strong>U</strong>ne orange sur la table</span></em><br />
<em><span style="color: white;"><strong>T</strong>a robe sur le tapis</span></em><br />
<em><span style="color: white;"><strong>E</strong>t toi dans mon lit</span></em><br />
<em><span style="color: white;"><strong>D</strong>oux présent du présent</span></em><br />
<em><span style="color: white;"><strong>F</strong>raîcheur de la nuit</span></em><br />
<span style="color: white;"><em><strong>C</strong>haleur de ma vie.</em></span><br />
<span style="color: white;"><br />
</span><br />
<em><span style="color: white;"><strong>J</strong>acques <strong>P</strong>révert</span></em><br />
<span style="color: white;"><br />
</span><br />
<div style="text-align: left;"><span style="color: white;"> Se solo sapessi il francese, non avrei perso tutto il fascino di una lingua così poetica nel DNA. Vorrei poter dire lo stesso del tedesco.</span></div>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-74714948985638520542012-01-10T16:45:00.000+01:002012-01-10T16:45:52.055+01:00Vaffallaretromarcia<span style="color: white;"> Della serie: se la sfiga ti perseguita, l'unica soluzione è buttarla a ridere.</span><br />
<br />
<span style="color: white;"> Antefatto: ieri, dopo 2 minuti in sella a Rod (aka il mio CBR 125), questo mi si ferma in mezzo al Ponte delle Valli. Erano le 7.30 e dovevo andare a portare i due marmocchi a scuola - cosa che mi è stata ovviamente impossibile. Quindi, con il freddo boia e la liquamosa umidità che ogni tanto sale dall'Aniene insieme alla nebbia, mi sono accollato la moto e l'ho portata a mano fino a casa. Per fortuna era a poco più di 500 metri di distanza, ma sta di fatto che non è decisamente la cosa più esaltante dell'universo che il giorno di rientro dalle vacanze, dal sonno e dal relax del periodo natalizio ti si pianti in mezzo alla strada di prima mattina il tuo unico mezzo di locomozione, con cui tra l'altro devi sbatterti per la città quotidianamente. Sta di fatto che non ho avuto il coraggio di passare davanti alla fermata dell'autous per subire la derisione dei pedoni, quindi ho preferito allungare un po' la strada del ritorno. Arriva il carrattrezzi, che mi porta all'officina (42 euro). Lascio lì Rod, il pomeriggio perdo un sacco di tempo per muovermi con i mezzi (il che è veramente improponibile, a pochi giorni dai primi esami) e finalmente la sera lo vado a riprendere, senza pagare. Avrei portato loro i soldi la mattina successiva (50 euro).</span><br />
<br />
<span style="color: white;"> Fatto: stamattina vado a portare il compenso al meccanico e mi faccio spiegare cosa è successo. Sapevo che mi avrebbe preso in tutti 30 secondi per entrare, dare i soldi e uscire, quindi ho parcheggiato dietro a una macchina in seconda fila. Be', sono bastati 3 secondi perchè LA COGLIONA, che guidava quella macchina, mi butta giù la moto appena riparata, rompendomi la leva della frizione.</span><br />
<span style="color: white;"> E LA CRETINA pretendeva di non essere in errore. Pensa tu. Anche la figlia le diceva "eh sì, ma quando fai retromarcia devi fare attenzione!", e lei "Te voi sede' in macchina?? Nun se vede da davanti!". Fortunatamente il marito, un meccanico vicino al mio, mi ripagherà i danni. </span><br />
<span style="color: white;"> Io, in tutto questo, ridevo. Mi sembravo il protagonista di una barzelletta di cattivo gusto e la situazione era talmente assurda che non sapevo che altro fare, se non ridere della mia sfiga estremamente inopportuna -perchè in tutto questo, dovevo stare a lezione in 20 minuti, cosa che poi mi è miracolosamente riuscita grazie a corse varie tra autobus e tram.</span><br />
<br />
<span style="color: white;"> Ho avuto un karma fottutamente negativo questi giorni. Il che vuol dire a) non c'è due senza tre, quindi mi preparo psicologicamente al prossimo colpo di jella - e già ho in mentre due/tre situazioni in cui potrebbe cadermi tra capo e collo; b) il mio karma tornerà in forma smagliante con qualcosa di molto positivo. Per autosuggestionarmi e indirizzare la mente verso immagini felici e pacifiche, mi sono convinto di trovare l'amore della mia vita su un autobus o sul tram. </span><br />
<span style="color: white;"> MA QUESTO NON E' ANCORA SUCCESSO.</span>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-13133666450096465392011-11-04T23:16:00.000+01:002011-11-04T23:16:21.436+01:00Torna allo Start<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/TY3W22uu0iM?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><span style="color: white;">Sei tornato nel mio stereo, mentre faccio la doccia, a ricordarmi quanto era fredda Berlino l'anno scorso. </span>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-16622275848232534912011-09-30T09:21:00.001+02:002011-09-30T09:21:12.658+02:00Vaffall'AMA<span style="color: white;"> Stamane, dopo essermi svegliato come ogni mattina alle 6.45 per andare a portare Ludovico e Rocco a scuola (per chi non lo sapesse, sono lo chaffeur di due bambini che vanno a scuola al Convitto nazionale), ho sperato che qualcuno avesse portato giù Raksha (per chi non lo sapesse, il mio boxer di quasi 9 anni) e le avesse dato da mangiare. Invano, ovviamente. </span><br />
<span style="color: white;"> Appena tornato a casa, verso le 8.25, Raksha stava allegramente leccando un lago di pipì ancora caldo, lasciato in balcone, che ho affanosamente ripulito affinchè non colasse sui passanti. Avendo inoltre notato che il saccheto dei rifiuti organici (per chi non lo sapesse, in casa abbiamo quattro tipi di rifiuti: organico, inorganico, plastica e carta) straripava, me lo sono caricato insieme al cane e sono uscito di casa. </span><br />
<span style="color: white;"> Sono le 8.30, e sta per succedere qualcosa di molto brutto.</span><br />
<span style="color: white;"> Da quasi un anno, l'AMA fa la raccolta dei rifiuti organici e inorganici in alcuni quartieri-prova di Roma, per poi espandersi nel resto della città. Per i rifiuti organici vengono addirittura usati dei sacchi biodegradabili, molto leggeri e sottili. Dei camion adibiti a questo lavoro fanno tappe in giro per i suddetti quartieri, e noi siamo così fortunati, che il nostro turno è tra le 6.30 e le 8 circa di mattina. </span><br />
<span style="color: white;"> Sperando invano (per la seconda volta in due ore) di trovare i camion, ecco com'è stata meravigliosa questa mattinata: il sacco dell'immondizia si è rotto, l'AMA si era volatilizzata e Raksha stava fertilizzando il marciapiede, il tutto più o meno contemporaneamente. Inizio a girare con due buste: una, aperta e che portavo tutta gocciolante in mano, piena di spazzatura (tra cui farro con verdure, Scottex giallo di piscio -vi ricordate la pipì sul balcone?-, scorze di limone, terriccio, rimasugli di caffè, patate e avanzi di pesce), l'altra con le feci del cane. Come se non bastasse, sono dovuto passare proprio davanti alla fermata dell'autobus, affollata di gente, che mi guardava con gli occhi sbarrati e i margini della bocca contratti in un ghigno.</span><br />
<span style="color: white;"> Infine, tornato a casa, ho dovuto immergere il braccio nel sacco da 12 kg di mangime per cane.</span><br />
<span style="color: white;"> Thank God Is Friday.</span>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-62370249463893101672011-09-28T09:14:00.001+02:002011-09-28T09:15:03.335+02:00Luglio<span style="color: white;">Tende blu e nere,</span><br />
<span style="color: white;">schieramenti opposti</span><br />
<span style="color: white;">le divide un filo</span><br />
<span style="color: white;">elettrico.</span><br />
<span style="color: white;">I cicalii nel pineto</span><br />
<span style="color: white;">non tacciono mai.</span><br />
<span style="color: white;">E' guerra.</span><br />
<span style="color: white;">Poca acqua potabile.</span><br />
<span style="color: white;">Benvenuti alla Feniglia.</span><br />
<span style="color: white;"><br />
</span><br />
<span style="color: white;">12/7/2011</span>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-15505177768556565482011-09-24T23:19:00.002+02:002011-09-24T23:29:38.980+02:00Das Wohltemperierte Clavier <span style="color: white;">Un breve lavoro di approfondimento sul Clavicembalo ben temperato di J. S . Bach, sperando che possa essere utile e in grado di far nascere qualche curiosità nei miei lettori. I testi da me utilizzati sono Santa Wikipedia (sempre sia lodata), soprattutto per la questione del temperamento, e il libro di Hermann Keller "<em>Il clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach. L'opera e la sua interpretazione"</em>, Ricordi, Milano, 1991.</span><br />
<span style="color: white;"><br />
</span><br />
<span style="color: white;"> Il<em> Clavicembalo ben temperato</em>,“summa di tutte le opere” (Schumann), è fra le più importanti opere da camera del compositore tedesco J. S. Bach (1685-1750). Contiene un totale di 48 preludi e fughe, che si dividono in due libri, ciascuno dei quali ne contiene 24 e le dispone secondo un ordine tonale e cromatico ben preciso: la prima coppia di brani è in Do maggiore, la seconda in do minore, la terza in Do diesis maggiore, e così via fino al si minore. I due libri del <em>Clavicembalo ben temperato</em> vennero composti in periodi diversi, tra il 1722 e il 1744: il primo attinge dal <em>Klavierbüchlein per Wilhelm Friedemann Bach</em> del 1720 e fu portato a compimento durante la permanenza a Köthen, soggiorno fra i più fecondi del compositore (a questo periodo risalgono i <em>Concerti Brandeburghesi</em>, i <em>Concerti</em> e le <em>Sonate</em> per violino, le <em>Suites inglesi</em> e le <em>Suites francesi</em>…), mentre il secondo a Lipsia, città in cui Bach si spense all’età di 65 anni in seguito ad un infelice intervento agli occhi. </span><br />
<span style="color: white;"><br />
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<strong><span style="color: white;">Perché Wohltemperierte? </span></strong><br />
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<span style="color: white;"> Ai tempi di Bach si stava attuando una rivoluzione dell’accordatura, che prevedeva l’adozione del cosiddetto “temperamento equabile”, introdotto dall’organista e costruttore d’organi Andreas Werckmeister.</span><br />
<span style="color: white;"><br />
</span><br />
<span style="color: white;"> Secondo l’accordatura naturale, l’intervallo tra due suoni e rappresentato da una frazione contenente numeri naturali: ad esempio, tra un suono fondamentale e l’ottava, il rapporto è 1:2, così come la quinta naturale è data dal rapporto 2:3, la quarta naturale da 3:4 ecc. ecc. Nel modo maggiore “naturale”, i suoni scaturiscono dai rapporti 1 : 9/8 : 5/4 : 4/3 : 3/2 : 5/3 : 15/8 : 2. Questi rapporti vengono però impiegati solo in limitati casi, come nel canto diatonico monodico e in determinate condizioni nel canto polifonico a cappella (nello stile di Palestrina); se volessimo farne un uso più esteso, incorreremmo in disparità che sono di disturbo e che devono dunque essere “temperate”. La soluzione definitiva, ancora oggi in vigore, fu trovata alla fine del XVII secolo: la suddivisione dell’ottava in dodici parti uguali, appunto il temperamento equabile. I suoi rapporti numerici (tranne l’ottava) si discostano lievemente da quelli naturali, mantenendo però tra i loro suoni una distanza che è indipendente dalla tonalità in cui ci si trova. Solo ora si poté far uso di tutte le tonalità e passare dall’una a un’altra qualsiasi. L’abbandono dell’accordatura naturale fu certo una perdita spiacevole, ma enormemente maggiori furono i vantaggi che ne derivarono alla musica.</span><br />
<span style="color: white;"><br />
</span><br />
<strong><span style="color: white;"> La questione dello strumento</span></strong><br />
<span style="color: white;"><br />
</span><br />
<span style="color: white;"> Con il termine <em>"Clavier"</em> Bach intendeva designare un qualsiasi strumento a corde con tastiera. Dunque clavicembalo o clavicordo? La questione è rimasta irrisolta, ma il fatto che l’estensione del clavicordo (da Do1 a Do 5) non venga mai superata è un punto a favore per questo strumento. Secondo Arnold Schering, la questione non si sarebbe posta all’epoca: se infatti il clavicordo è uno strumento dal timbro e dalla sonorità molto limitate, che lo rilegano più a uno strumento adatto allo studio o di cui godere in privato, il clavicembalo invece viene preferito nelle performances in spazi più ampi e in presenza di pubblico. Tuttavia, il bello del <em>Clavicembalo ben temperato</em> risiede proprio nello sforzo di ogni esecutore, che sia pianista, suonatore di cembalo o clavicordo, di estrarre quelle peculiarità di ogni preludio e fuga che non si addicono ad uno strumento in particolare, ma a una musica il cui contenuto va ricercato al di là del timbro musicale. Dal momento che nessuna interpretazione potrà appagarci per intero, la nostra fantasia sarà continuamente stimolata a produrre qualcosa di nuovo, così che l’esperienza del <em>Clavicembalo </em>sarà unica e totalmente personale.</span><br />
<span style="color: white;"><br />
</span><br />
<strong><span style="color: white;"> Lo stile</span></strong><br />
<span style="color: white;"><br />
</span><br />
<span style="color: white;"> La più antica raccolta di preludi e fughe è l’<em>Ariadne musica</em> di Johann Caspar Ferdinand Fischer, pubblicato nel 1702, con 20 preludi e fughe anch’essi disposti cromaticamente per tonalità maggiori e minori: appare evidente come Bach abbia assunto l’opera a modello. Il Primo Libro è caratterizzato da un forte legame tra un preludio e la fuga corrispondente, in cui quest’ultima si riflette; qualora questo rapporto fosse insufficientemente evidente, Bach aggiunse una sezione finale nella quale v’è un accumulo tensivo, che rende più diretto il trapasso nella fuga: è questo il caso dei Preludi in do minore, do diesis minore, Re maggiore, re minore, mi minore, fa minore.</span><br />
<span style="color: white;"> I tempi estremamente diversi in cui nacquero le composizioni del Secondo Libro spiegano la mancanza di unità stilistica paragonabile a quella del Primo. Suppliscono però a questa mancanza la maggiore varietà di forme, soprattutto nei preludi, e l’alta sostanza musicale di un gran numero di brani composti nell’ultima stagione creativa bachiana. La ordine cronologico dei brani è deducibile dalla sola analisi stilistica dei singoli preludi e fughe, dal momento che mancano punti di riferimento più precisi. Ad esempio, la maggior differenza tra il Primo e il Secondo Libro è la ricca varietà che quest’ultimo presenta nelle fughe: alcuni si avvicinano alla sonata classica (con il tipico schema Esposizione-Sviluppo-Ripresa), altri sono invenzioni a due voci (re diesis minore, mi minore e la minore) o simili a movimenti di suite (do minore, Mi maggiore e Sol maggiore), altri ancora sono preludi organistici (Do maggiore e sol minore) o prendono la forma di un movimento di concerto barocco (Mi bemolle maggiore, Fa diesis maggiore, La bemolle maggiore e si minore). Per quanto riguarda le fughe, queste sono 13 a tre voci e 11 a quattro (mancano perciò quelle a due e cinque voci). Accanto a fughe dal fitto lavoro contrappuntistico (Re maggiore, Mi maggiore, fa diesis minore, La bemolle maggiore e si bemolle minore) se ne trovano altre meno severe come quelle in fa minore, Fa diesis maggiore, Si bemolle maggiore e si minore. Quattro sono fughe doppie ( do diesis minore, La bemolle maggiore, sol diesis minore e Si maggiore); quella in fa diesis minore è una fuga tripla.</span><br />
<span style="color: white;"><br />
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/0KQW2YnCUrE?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-63716042038395500332011-06-29T12:13:00.001+02:002011-06-29T12:37:53.037+02:00Cronache di maturità<span style="color: red;"> </span><span style="color: white;"> La barra di Microsoft Word (uso non commerciale) lampeggia sullo schermo del pc di Giovanni W. Ha appena finito di copiare alcuni versi del <em>Paradiso,</em> di cui parlerà nella sua tesina di maturità. Dovrebbe commentarli, ma non ne ha voglia. La sera precedente aveva completato la parte di latino, che introduce il concetto di Musica delle Sfere dalla filosofia pitagorico-platonica fino al <em>Somnium Scipionis</em> di Cicerone. Roba tosta, ma interessante. </span><br />
<span style="color: white;"> Ora toccherebbe a Dante; ma mentre Giovanni è seduto sul divano del salotto, con vocabolari e libri di testo vari sparsi tra il pavimento, il divano stesso e il tavolino di vetro, squilla il cellulare. E' la madre, che (maledetta) è andata all'Argentario con due amiche; tuttavia, è una buona scusa per sdraiarsi a riposare due minuti sui morbidi cuscini del sofà. Gli chiede come si chiama l'esaminatrice di latino e greco del liceo Tasso, che ha in commissione. Non se lo ricorda, ma sì, se gli fa qualche nome magari gli torna in mente. E' la prof. T.? No, no, mai sentita. La F.? Sì, sì, proprio lei. Dicono che sia una strega, ma brava, dice la madre. Dicono che sia un'incapace, risponde lui. Si salutano e Giovanni è costretto a rialzarsi dal suo morbido giaciglio per rimettersi al computer. Più tardi dovrà chiamare la nonna per farle gli auguri per il suo onomastico.</span><br />
<span style="color: white;"> A suo favore giocano la fresca brezza del condizionatore, impostato a 23 gradi - Giovanni indossa una maglietta gialla e un pantaloncino corto, che solitamente usava durante le ore di educazione fisica, senza mutande sotto - e una specie di portachiavi che, emettendo ultrasuoni, tiene lontane le zanzare. Sono due ore ormai che sta al pc, e ha scritto meno di mezza pagina di tesina - di cui buona metà è il testo che dovrebbe analizzare. G. non ha più voglia di scrivere o di pensare in funzione del liceo. Non ha mai avuto veramente paura dell'esame, perchè lo ha sempre visto come una liberazione, uno sforzo finale per l'arrivo a un mondo ben più stimolante: è solo stanco. Vuole il meritatissimo riposo estivo, nient'altro: all'università, se ci deciderà di andarci, ci penserà in un altro momento. All'orale mancano 5 giorni, ma la tesina deve essere assolutamente completata tra oggi e domani. Tanta fatica per un'esposizione che poi durerà sì e no 10 minuti. </span><br />
<span style="color: white;"> Il liceo sta strappando a Giovanni l'ultimo briciolo di pazienza che ha in corpo. At tu, Ioannes, destinatus obdura.</span><br />
<span style="color: white;"><br />
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<span style="color: white;"><br />
</span><br />
<em><span style="color: white;">Si ringrazia Eva Bì per l'ispirazione stilistica.</span></em>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-63026096473071544772011-04-19T19:37:00.000+02:002011-04-19T19:37:23.472+02:00Scrivere - <span style="color: red;">Come ho letto altrove, stare bene comporta scrivere meno qui. Curioso.</span>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-73214058417878648912011-03-26T20:24:00.000+01:002011-03-26T20:24:01.150+01:00Bene<span style="color: red;">Ieri ho scoperto questa canzone per caso nel mio vecchio Mp3: camminavo verso il parco, con un libro in mano e gli alberi in fiore che perdevano sul marciapiede le loro gemme al ritmo del vento.</span><br />
<span style="color: red;"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><object width="320" height="266" class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://1.gvt0.com/vi/_IApsAHGMk0/0.jpg"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/_IApsAHGMk0&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/_IApsAHGMk0&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash"></embed></object></div><span style="color: red;"><br />
</span><br />
<span style="color: red;"><br />
</span><br />
<span style="color: red;"><br />
</span><br />
<span style="color: red;">Sono felice, grazie a te.</span>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-36001640780577324262011-02-09T23:03:00.000+01:002011-02-09T23:03:16.821+01:00Limbo<span style="color: red;"> </span><span style="color: red;">Sono turbato. </span><br />
<span style="color: red;"> Ho paura. </span><br />
<span style="color: red;"> Aiuto.</span><br />
<br />
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/jJ9KYriPbU4?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-56136789389472785652011-01-14T22:55:00.002+01:002011-01-14T23:11:00.929+01:00Non è giusto definire "sorpresa" quella degli ovetti Kinder<span style="color: red;"> Il bello della casualità è che ti sorprende. Quell'inaspettato attimo che ti lascia momentaneamente in apnea è quanto di più bello, e purtroppo altrettanto fugace, che possa ravvivare una giornata triste o semplicemente come le altre. Uno sguardo, un regalo, un incontro.. </span><br />
<span style="color: red;"> E' semplicemente bello, ciò che sorprende.</span><br />
<span style="color: red;"> Ogni tanto lo pago quell'euro di biglietto ATAC per gustarmi un viaggio con altre persone sconosciute. Ognuna di loro ha la sua storia da raccontare, uno o più eventi particolari che hanno segnato la loro vita. Una ragazza sta leggendo un libro di poesie, magari per una ricerca, o perchè le è stato regalato dal fidanzato che studia Lettere e con cui sta per incontrarsi: si vede che è felice dal delicato sorriso che le spunta dalle labbra. </span><br />
<span style="color: red;"> Un uomo di mezza età, vestito in giacca e cravatta, se ne sta in piedi con una borsa in cuoio in una mano e l'atra che stringe le sbarre di sostegno del mezzo. Ha una fede all'anulare sinistro: forse </span><span style="color: red;">ha una famiglia, magari dei figli, o non è semplicemente in grado di affrontare un lutto, o ancora si starà chiedendo perchè si è sposato. Il dito è segnato dallo stretto anello, che avrà spesso girato e rigirato con la mano libera. Perchè un matrimonio in chiesa e non uno in Comune? Perchè un contratto per dimostrare agli altri che due persone si amano? E' veramente così necessario?</span><br />
<span style="color: red;"> Un gruppo di studenti chiacchiera sul fondo dell'autobus, facendo un po' di baccano, che disturba la quiete del mezzo. Sono appena usciti da scuola, o avranno fatto direttamente sega? La giovane età in cui si può fare quel che cazzo si pare.. Magari è questo quello che pensa il nostro amico di sopra.</span><br />
<span style="color: red;"> E poi succede.</span><br />
<span style="color: red;"> Succede che incroci uno sguardo. Anzi, LO sguardo. Qualcuno che riesci a vederti nell'anima, e che a sua volta ti studia nei meandri più profondi del tuo essere. Chi è? Qual è la sua storia, di cui vuoi così ardentemente venire a conoscenza, e che in quell'attimo hai sentito così simile a te? La musica che stai ascoltando non è mai stata così adatta. Continua ad osservarti. Tu lo sfuggi, perchè ti fa sentire in imbarazzo. Poi prendi coraggio e un'occhiata gliela dai. Vi guardate - e capisci perchè in alcune foto vengono coperti gli occhi: i corpi sono tutti uguali, ma uno sguardo è più unico del DNA. Lascia il segno ed è la prima cosa che, a distanza di tempo, ti permette di riconoscere una persona. E a quel punto non ti interessa più della ragazza che legge Prèvert, dell'uomo con la borsa in cuoio o del gruppo di adolescenti scalmanati. Nell'autobus non ci siete che tu e quella persona. Gli altri danzano. E anche voi, abbraciati, danzate.</span><br />
<span style="color: red;"> Poi lui/lei scende dall'autobus e può accadere che ti guardi ancora. O magari no. Tuttavia, non sarà stato un euro sprecato e tornerai a casa più felice.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/hXdLUcqwBSg?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-44721223123479331002010-12-25T23:43:00.004+01:002011-01-14T22:58:47.849+01:00Emulazione<span style="color: red;">se</span><br />
<span style="color: orange;">Tu</span><br />
<span style="color: yellow;">Vuoi</span><br />
<span style="color: lime;">io</span><br />
<span style="color: cyan;">Ti</span><br />
<span style="color: blue;">posso</span><br />
<span style="color: purple;">fare</span><br />
<span style="color: magenta;">un</span><br />
<span style="color: red;">ditalino</span><br />
<span style="color: orange;">ciò</span><br />
<span style="color: yellow;">naturalmente</span><br />
<span style="color: blue;">se tu vuoi</span><br />
<span style="color: purple;">io ti posso</span><br />
<em><span style="color: magenta;">a</span></em><br />
<em><span style="color: red;">m</span></em><br />
<em><span style="color: orange;">a</span></em><br />
<em><span style="color: yellow;">r</span></em><br />
<em><span style="color: lime;">e</span></em><br />
<br />
<span style="color: red;">(A. Pazienza, 1970)</span><br />
<br />
<div style="text-align: right;"><span style="color: red;">Duro,</span><br />
<span style="color: orange;">scomodo,</span><br />
<span style="color: yellow;">ma pur sempre</span><br />
<span style="color: lime;">il letto in cui</span><br />
<span style="color: cyan;">ci siamo</span><br />
<span style="color: blue;"><em>a</em></span><br />
<span style="color: purple;"><em>m</em></span><br />
<span style="color: magenta;"><em>a</em></span><br />
<span style="color: red;"><em>t</em></span><br />
<span style="color: orange;"><em>i</em></span><br />
<em><span style="color: yellow;">.</span></em><br />
</div><div style="text-align: center;"><span style="color: #999999; font-family: "Courier New", Courier, monospace;">Vorrei che il mio orgoglio fosse più</span></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #999999; font-family: Courier New;"> forte</span></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #999999; font-family: Courier New;"> di quello che io provo</span></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #999999; font-family: Courier New;"> per te.</span></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #999999; font-family: "Courier New", Courier, monospace;">(Anonimo,01:47 del 25/12/2010)</span></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><br />
<br />
<span style="font-family: Courier New;"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.valledellaluna.net/forum/files/posted_images/2/pazienza4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="267" n4="true" src="http://www.valledellaluna.net/forum/files/posted_images/2/pazienza4.jpg" width="320" /></a></div>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-65829139881449839262010-12-24T23:30:00.000+01:002010-12-24T23:30:05.932+01:00Merri krismas<span style="color: red;"> A me piace il Natale e non m'importa di sembrare (ancora una volta) un anticonformista. Svuotato di tutto i suoi contenuti religiosi, per me il Natale ha sempre rappresentato, dalla pubertà a oggi, uno dei periodi più belli e sani della mia vita. L'attesa frenetica di una persona che non esiste, ma in cui è bello credere - non mi riferisco a Gesù; il ritrovarsi con la famiglia senza la preoccupazione del lavoro e della scuola, tutti attorno a un tavolo, mangiando fino a sentirsi il cibo nei polmoni e ridendo, ridendo, ridendo; sentirsi più buoni e in pace con gli altri; la sorpresa di un regalo su misura per te, che ti faccia accorgere dell'attenzione particolare di chi ti vuole bene. Tante cose, insomma, che rendono l'atmosfera magnifica. L'aria natalizia è un toccasana per me e rende le giornate più allegre. </span><br />
<span style="color: red;"> Al momento ho visto una sola mia amica essere felice del Natale, mentre ho sentito molti altri lamentarsene e dire di odiarlo. Festa commerciale in cui si sperperano soldi? 'Stica, una volta l'anno possiamo pure permettercelo. Felicità effimera e ipocrita? Non ci credo. Egoismo verso chi non può permettersi il Natale? Se vediamo il profilo economico, sono perfettamente d'accordo - anzi, i miei regali si riducono al minimo, e spesso acquistati in negozi che devolvono il ricavato in beneficienza; ma su quello emotivo, ognuno ha il diritto di viverlo in libertà come preferisce.</span><br />
<span style="color: red;"> Detto questo, auguro buone feste a tutti quanti, sperando che riusciate a passare una felice settimana di abbuffate e che non vi preoccupiate di prendere qualche etto in più, ricordandovi tuttavia che non tutti hanno la vostra stessa fortuna. E, se proprio vi sentirete così strabordanti di felicità e altruismo, provando a fare qualcosa per loro.</span><br />
<span style="color: red;"> Buon Natale - laico - a tutti.</span><br />
<span style="color: red;"> Vostro, G</span>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-1573749742926984682010-12-19T18:18:00.000+01:002010-12-19T18:18:11.157+01:00+ + ci piace<span style="color: red;"> E ora datemi un calmante, please.</span><br />
<span style="color: red;"> Anche un po' di rum va bene.</span><br />
<span style="color: red;"> ...</span><br />
<span style="color: red;"> ...</span><br />
<span style="color: red;">Sai cosa?</span> <span style="color: red;">Meglio dell'hashish.</span>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-28677684319586197542010-12-17T21:41:00.004+01:002010-12-17T21:44:26.840+01:00Occhi<span style="color: red;">Neve.</span><br />
<span style="color: red;">Autobus.</span><br />
<span style="color: red;">Tu.</span><br />
<span style="color: red;">Sguardo.</span><br />
<span style="color: red;">Altro sguardo.</span><br />
<span style="color: red;">Chi eri?</span><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/fsHcvQRRsY4?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-61241245067294776852010-12-06T09:50:00.000+01:002010-12-07T00:52:09.977+01:00Stupro<span style="color: red;">Non riuscirò a dormire stanotte. Sergio mi è entrato nelle vene, ha riempito ogni minuscola cellula del mio corpo. La potenza russa ha pervaso la mia anima, non ho resistito alla sua immensa gloria. Quegli archi così dirompenti, e quel pianoforte...Dio, QUEL PIANOFORTE!!! Mi stava letteralmente stuprando. Mi ha rivoltato come un calzino, e proprio quando era tutto finito e sembravo avere un attimo di respiro, ecco che è tornato alla carica: preludio n. 5 op. 23. Quello che sto studiando. Checculoimmenso. E poi Chopin. CHOPIN, DIO BBONO! CHOPIN!!!</span><br />
<span style="color: red;">Tremavo. Ora sono stremato. Ditemi voi come posso andare a dormire tranquillo, ora.</span><br />
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<object height="385" width="480"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/7ASL79IrfsY?fs=1&hl=it_IT"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/7ASL79IrfsY?fs=1&hl=it_IT" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="480" height="385"></embed></object>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-43405595037919552002010-12-05T23:24:00.000+01:002010-12-05T23:24:04.269+01:00Poco più di 100<span style="color: red;">Anche la Terra d'inverno torna vicino al Sole.</span><br />
<span style="color: red;">Ho paura di star tornando al mio perielio.</span><br />
<span style="color: red;">Merda.</span><br />
<span style="color: red;">Merda.</span><br />
<span style="color: red;">Merdamerdamerda.</span>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-37273860099967023972010-12-02T21:40:00.000+01:002010-12-02T21:40:34.010+01:00Misacchenno<span style="color: red;"> Troppo in alto per me. Lo sospettavo.</span><br />
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<span style="color: red;"> (cerco per non cadere e perdermi in te)</span>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-9841185104980500832010-11-30T11:00:00.000+01:002010-11-30T11:00:43.869+01:00Excuse me, sir <span style="color: red;">Io: "Scusa, non è che mi alzeresti un euro? Ho dimenticato il portafoglio a casa e mi serve per raggiungere i miei amici a Castro Pretorio, chè andiamo a manifestare".</span><br />
<span style="color: red;"> Manifestante universitario/liceale o professore: "Eh, non ho spicci appresso!" "Guarda, chiedi proprio alla persona sbagliata!" "Non ho proprio niente, mi dispiace!" "No, guarda, chiedi a qualcun altro!"</span><br />
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<span style="color: red;"> Ecco perchè non sono andato a manifestare oggi: perchè nessuno aveva un fottuto euro da darmi per la metropolitana. Un fottutissimo euro, cazzo. Bella solidarietà, la loro, che pretendono il mondo e non sono in grado di aiutare una persona che, guarda un po', sta andando a combattere la loro stessa battaglia. "Proletari di tutto il mondo: unitevi!" un par di palle, Marx. Nel XXI secolo neanche si sa per quale motivo si manifesta, o quale sia il sentimento di fondo che deve pervadere tutti i manifestanti.</span><br />
<span style="color: red;"> Mi sto incazzando per niente? Forse; ma ciò non toglie che oggi io non sono alla manifestazione perchè nessun "compagno" ha voluto sacrificare un euro per permettermi di partecipare. Pensa tu.</span>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7951726334320026878.post-1418122981605858652010-11-14T21:01:00.000+01:002010-11-14T21:55:23.244+01:00+ + <span style="color: red;">E' mesi che faccio questo sogno, in cui, sebbene cambino i personaggi, le dinamiche sono pedisseque. Ogni persona da cui mi sento attratto, fisicamente e non, è tanto scocciata da me quanto io sono interessata in lei.</span><br />
<span style="color: red;">Impossibilità di stabilire un contatto profondo con il prossimo, senso di abbandono e solitudine. Purtroppo mi rendo conto che questo mi succede abbastanza spesso anche nella vita reale, e che io ne sono la causa principale. Ma sono anche la soluzione: per evitare di soffrire, sto imparando a distaccarmi dalle persone che non danno alcun tipo di corrispondenza.</span><br />
<span style="color: red;"> Spero che sia la cosa giusta.</span>Giovannihttp://www.blogger.com/profile/08091726490272080006noreply@blogger.com0